Cicloturismo Liguria: vivere La Spezia e le Cinque Terre a bordo della propria bici
È possibile praticare il cicloturismo in Liguria, vivendo appieno la bellezza delle Cinque Terre? Se fino agli Anni 60 non era possibile, oggi è possibile percorrere a bordo di MTB, e-bike e bici da corsa, la suggestiva Via dei Santuari, conosciuta anche come Litoranea o Panoramica, collega i più noti e caratteristici luoghi di culto mariano sulla Levanto – Pignone, unica via d’accesso percorribile sulla “due ruote a pedali”, complice la peculiare verticalità che contraddistingue le Cinque Terre, concorrendo nel renderle forse poco agevoli ai meno “temerari” e allenati.
Un tempo infatti, mentre i piccoli paesi liguri, dove spiccano le piccole case di colore giallo, rosa e rosso mattone, tendevano a svilupparsi prevalentemente in altezza, costretti tra gli stretti carruggi, la montagna e il mare, circondati da vigneti disposti su terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, le strade, prima della costruzione della Litoranea, erano ridotte a poche irte mulattiere che permettevano semplicemente di circolare tra podere e l’altro.
Oggi fortunatamente la situazione è nettamente più agevole e anche la meravigliosa Riviera di Levante, offre scorci e panorami mozzafiato per gli occhi di coloro che scelgono di affrontare i sentieri delle 5 Terre o semplicemente i più noti itinerari dedicati al cicloturismo Liguria.
Cinque Terre in bici da corsa o MTB
La bicicletta rappresenta una sorta di novità all’insegna dell’ecologia e della sostenibilità, contestualizzata in quella fitta trama di terrazzamenti e muri a secco che caratterizza le Cinque Terre, divenute Parco Nazionale nel 1999, Area Marina Protetta, e dal 1997 Patrimonio Unesco.
Questo territorio spesso franoso, fatto di fragile arenaria è per sua natura più votato al trekking e alle camminate: tuttavia in una natura forse un po' selvaggia dove, alle tradizionali vigne e pergole, si alternano piante di fico, erica, lentisco, euforbia e quercia da sughero proprie della macchia mediterranea, spiccano ben 120 km di sentieri segnati percorribili a bordo della propria bici.
Occorre tuttavia tenere presente che ad oggi la conosciuta Via dell’Amore, posta tra Manarola a Riomaggiore risulta ancora chiusa a causa di una frana mentre il sentiero Corniglia-Monterosso è aperto solo a chi pratica trekking e a pagamento.
Cicloturismo Liguria Itinerari
L’Alta Via o Sentiero n.1 Rosso che va da Portovenere a Levanto è aperta sia a chi ama le camminate che ai mountain biker esperti, proponendo diramazioni che permettono con una certa facilità, di scendere verso i paesini circostanti. Il solo sentiero più largo, accessibile anche ai meno esperti, è il n.530: 8 km di sterrato misto a sabbia e sassi, che da Volastra raggiunge il Santuario di Montenero sopra Riomaggiore. Qui, chi ama l’immersione può praticare tale sport presso la famosa Secca delle Aragoste al largo di Capo Montenero, posto nella zona di riserva A del Parco Marino, per godere di uno degli spettacoli naturali più belli che la Liguria ha da offrire.
Percorrere la Litoranea in bici
Che si scelga di affrontare le Cinque Terre a bordo di una bici da corsa, da strada o e-bike, la sola possibilità è rappresentata proprio dalla Litoranea, parte della tappa a cronometro Sestri Levante – Riomaggiore del Giro d’Italia del 2009, la quale anche attualmente presenta un manto stradale discretamente ben tenuto.
I piccoli raccordi che conducono ai paesini, tra tornanti più o meno morbidi, tutti muniti di guardrail, offrono una vista sul mare assolutamente mozzafiato ma occorre tenere presente che pongono un fondo stradale spesso in condizioni “disastrose”: l’attenzione durante la percorrenza è pertanto in questo caso d’obbligo.
Per il resto la pedalata è quasi sempre agevole: tra Manarola e Volastra, così come da Volastra a Case Pianca, al di sopra Corniglia, la pendenza è spesso discreta raggiungendo al massimo il 16%, così come da La Spezia a Riomaggiore.
Ogni turista che ci accinge a vivere la Liguria e il Levante Ligure a bordo della propria bici, deve poi tenere presente che di norma la stessa risalita dai paesini delle Cinque Terre appare sempre particolarmente impegnativa: il dislivello complessivo raggiunge infatti la bellezza di 930 metri, risultando affrontabile solo se a monte vi è un discreto allenamento fisico.
Cicloturismo Cinque Terre: un anello da 58 Km
La sola opportunità di compiere un percorso ad anello nelle Cinque Terre in bici da corsa o MTB, per chi sceglie il cicloturismo Liguria, necessita della partenza da Volastra (dove peraltro è possibile ricorrere al noleggio biciclette Cinque Terre), procedendo poi sulla Panoramica o Via dei Santuari verso ovest fino al bivio di Monte Soviore, a 534 metri sul livello del mare, imboccando la strada per Pignone, poi deviare verso Riccò del Golfo e sul finale La Spezia.
Da qui è poi possibile risalire verso Biassa, la zona di Tramonti e Riomaggiore per poi far capo nuovamente a Volastra: tale percorso costituisce un anello di 58 km, con 1.697 metri di dislivello che implica al contempo l’attraversamento di 3 gallerie discretamente illuminate, sebbene sia sempre consigliato l’ausilio di una luce posteriore.
Impegnativo? Certamente si, ma la fatica viene certamente premiata da un contesto naturale tra i più belli della Liguria, lo stesso che combina mare e montagna in modo magistrale, rendendo merito a una natura ancora incontaminata che da sempre attira ogni anno centinaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Cicloturismo Liguria: dove riposarsi passeggiando nella natura
Dopo le fatiche legate alla bici, chi desidera fare una rilassante passeggiata alle Cinque Terre, può scegliere di affrontare il Sentiero 4b che da Fossola, a sud-est del Colle del Telegrafo, scende attraverso una ripida scalinata fino alla Punta di Monesteroli, nella zona di Tramonti, dove è possibile ammirare il caratteristico grappolo di case abbarbicate, di notevole impatto estetico. Da qui, nelle giornate più terse, è possibile ammirare l’arcipelago toscano, le Alpi Marittime e addirittura la Corsica. I turisti particolarmente arditi possono proseguire la passeggiata fino a Portovenere per poi tornare eventualmente indietro avvalendosi del traghetto.
Cicloturismo Liguria: dove ammirare il paesaggio
Contemplare il paesaggio ligure osservando i paesini dall’alto e dai sentieri in quota rappresenta uno spettacolo impagabile: per quanto concerne le Cinque Terre, i punti maggiormente panoramici sono senza alcun dubbio in prossimità di località Posa, appena fuori Volastra, verso nord, in zona Campo sopra Manarola e ancora a Serra sopra la Secca del Canneto, a est del Santuario di Montenero e a Costa Corona, a nord-est della magnifica Monterosso. Uno dei punti più “strategici” se si desidera ammirare il tramonto è senza alcun dubbio il Santuario della Madonna di Montenero facilmente raggiungibile a bordo della propria MTB, dove è possibile ammirare Punta Mesco e la spettacolare Isola del Tino e del Tinetto.
Cicloturismo Liguria: dove fare un bagno
Il Levante Ligure così come le Cinque Terre, offrono una vista sul mare da togliere il fiato: lo stesso meraviglioso mare, vede numerose località balneari insignite del riconoscimento Bandiera Blu, e non è certo un caso. Se terminato il percorso a bordo della bici, si desidera godere di un bagno in mare assolutamente piacevole e rilassante, tanti sono i luoghi idonei a tale scopo.
Imperdibile dunque la spiaggia di Monterosso che vede un accesso al mare tra i più comodi: in alternativa è possibile fare il bagno anche al largo dello Scoglio di Montanaio posto sotto la Punta di Monesteroli, facilmente raggiungibile in un’ora di camminata dal Monte Telegrafo. Degna di nota anche la spiaggia di Guvano, posta a nord di Corniglia, dagli anni ’70 arenile naturista, facilmente raggiungibile a piedi dalla galleria ferroviaria ormai dismessa.
In ultimo, ma non certo in ordine di importanza, ricordiamo la località Fossola posta tra Riomaggiore e Torre Guardiola, al limite della zona di riserva A dell’Area Marina Protetta, facilmente raggiungibile sia in bici che a piedi partendo dalla Marina di Riomaggiore.
Cicloturismo: Museo del Ciclismo a La Spezia
Nella vicina La Spezia, i vecchi dormitori di quelli che un tempo erano gli antichi panificatori dell’Arsenale Militare, situati in via Dei Pioppi nel quartiere Pegazzano, ospitano, dal luglio del 2019, un piccolo Museo del Ciclismo.
Il museo raccoglie vecchie e nuove maglie, biciclette, manifesti, giornali e libri a tema. Tra i cimeli, la copia della cessione, da parte di Francesco Ghiggini di Lerici, del 1951, per la somma di 500.000 lire, del brevetto per “cambio di velocità per biciclette” depositato nel 1937, a Tullio Campagnolo a testimonianza che, prima di quest’ultimo, erano stati messi in atto, altri tentativi di evolvere l’obsoleto sistema con cui fino ad allora si cambiava pignone. Aperto dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12, merita senza alcun dubbio una visita, specie da parte degli appassionati di cicloturismo Liguria.
Cicloturismo Liguria: dove dormire
La Liguria mette a disposizione magnifiche strutture ricettive perfettamente attrezzate anche per cicloturisti: The Poet Hotel La Spezia ne è un esempio. Ampie camere deputate a soddisfare anche i turisti più esigenti, inserite in un contesto piacevole e famigliare, sempre all’insegna del comfort.
Posto in posizione centralissima a La Spezia, permette di raggiungere facilmente Portovenere, Lerici e le 5 Terre, in treno, in bici, in auto o sfruttando le navette e i bus messi a disposizione dal Comune.
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