Monterosso al mare è la più occidentale delle Cinque Terre ed ha una struttura urbana completamente diversa rispetto agli altri paesi, infatti l’abitato è distinto in 2 nuclei ben distinti che si sviluppano orizzontalmente. Questo ha favorito lo sviluppo del turismo già da molti decenni e la presenza di spiagge attrezzate, punti informativi, noleggio barche ed altri servizi per il turista ne sono la testimonianza.
Due sono le spiagge, la principale ed anche la più estesa di tutte le Cinque Terre, parte dalla frazione di Fegina (la parte più recente del borgo) ed arriva sino al promontorio di San Cristoforo. Lungo i suoi 700 metri si trovano diversi bar e stabilimenti balneari anche se non mancano i tratti di spiaggia libera.
L’altra spiaggia è antistante la parte medioevale del paese ed è compresa tra punta Corone ed il promontorio di San Cristoforo ed è costituita principalmente di materiali molto fini.
Monterosso Vecchia si sviluppa lungo le sponde del Torrente Branco e l’abitato è rimasto praticamente intatto, con le tipiche case-torri attraversate da stretti carruggi ed è dominato dalla mole poderosa del castello. Nella parte più antica del paese si trova anche la chiesa di San Giovanni Battista, costruita fra il 1244 e il 1307 in stile gotico ligure, che presenta una pianta basilicale a tre navate.
Nei pressi della chiesa inizia anche il sentiero numero 509 (ex sentiero 9), che attraversando boschi di castagni, acacie, pini marittimi e la tipica vegetazione a macchia mediterranea, ci portano al più antico Santuario mariano ligure, quello della Madonna di Soviore. Il Santuario è antecedente all’anno mille e dal piazzale antistante la vista abbraccia nelle giornate limpide un panorama vastissimo che va dal Promontorio di Portofino alla Riviera di Ponente sin giungere sino alle Alpi Liguri da un lato, dal Monte Pisano all’Arcipelago Toscano e alla Corsica dall’altro.
Anche a Monterosso il turismo non è solo sinonimo di mare ma anche di scoperta ed avventura. E’ possibile infatti prenotare barche a vela per salpare alla scoperta delle acque incontaminate dell’area marina protetta. Per i più spericolati invece è possibile, da ottobre sino a fine aprile, lanciarsi dalle colline col parapendio, in un volo di circa 15 minuti con un istruttore autorizzato, godendosi una maestosa vista del Parco delle Cinque Terre dall’alto.
Infine una particolare menzione va fatta alla cucina locale, tradizionalmente fatta di ingredienti poveri, che conserva ancora quasi intatte le caratteristiche del passato. I piatti tipici sono improntati sulla sapienza manipolativa e il rispetto dei profumi e dei sapori primari degli ingredienti: le trofie al pesto, le tagliatelle ai funghi, le torte di verdura e di riso, i gattafin (originari della vicina Levanto) e le famose acciughe di Monterosso sono solo alcune delle prelibatezze che è possibile assaggiare.